Nel 2010 è stata istituita una giornata dedicata al BENESSERE SESSUALE con lo scopo di divulgare una visione positiva e rispettosa della sessualità e delle relazioni fisiche, ma anche per fornire informazioni, parlare di rispetto, malattie, buone prassi e libertà.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2002, definisce la salute sessuale “come uno stato di benessere fisico, mentale e sociale (…) che richiede un approccio rispettoso, nonché la possibilità di avere esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da ogni coercizione, discriminazione e violenza. Per raggiungere e mantenere la salute sessuale, i diritti sessuali di OGNI ESSERE UMANO devono essere rispettati, protetti e soddisfatti.”
Quindi non è solo necessario promuovere una giornata per il benessere sessuale ma urgente, perché ancora troppe volte permangono pregiudizi e preconcetti nei confronti della sessualità, ancora troppi sono i tabù, troppe sono le violenze sessuali, troppi i comportamenti rischiosi, troppa la disinformazione, troppa la mancanza di rispetto all’interno delle relazioni e troppo poca la consapevolezza.
Spesso non è solo una questione di età, non sono solo i giovani e le giovani a compiere atteggiamenti preoccupanti, in molti casi sono anche le persone adulte a perpetuare dinamiche disfunzionali e poco rispettose relative alla sessualità.In Italia l’età media del primo rapporto sessuale avviene a circa 15 anni.
Una ricerca (condotta nel 2016 dalla Società Italiana Contraccezione su circa 7 mila studenti tra gli 11 e i 25 anni sessualmente attivi) ha dimostrato che l’11% non usa alcun metodo contraccettivo e fra gli under 14 il dato sale al 42%.
Solo il 18% dei ragazzi afferma di aver fatto educazione sessuale a scuola, ma le informazioni che dimostrano di avere, in termini di contraccezione e di protezione, sono molto vaghe o, comunque, tra l’informazione e l’abitudine alla protezione c’è un gap ancora troppo ampio (rapporto SIGO).
Il 63% dei 18-40enni ha rapporti sessuali completi non protetti (Rapporto Censis-Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani). In Italia l’infezione da Hiv non cala, sono 3.443 le nuove diagnosi registrate nel 2017 (dati Centro operativo Aids). I casi attribuibili a trasmissione eterosessuale sono passati dall’1,7% nel 1985 al 42,7% nel 2012 e i casi attribuibili a trasmissione tra Msm nello stesso periodo sono aumentati dal 6,3% al 37,9%.
Una buona educazione è alla base di un possibile cambiamento.
L’ignoranza si può combattere, una cultura sessista, discriminante e violenta pure.
Scopri PROGETTO DISEX e come può promuovere l’educazione sessuale nelle scuole o nelle realtà socio-educative, anche in situazioni di fragilità https://www.sarabalducci.it/second/progetto-disex/
Scarica il libretto informativo gratuito dedicato a sessualità e adolescenza a cura di SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) https://www.sigo.it/news/tutte-le-risposte-sul-sesso-e-la-contraccezione-consapevole/